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OBR Architecture: il design come risultato di un processo collettivo

14 Aprile 2021

A Brera, nel cuore di Milano, un giovane studio di progettazione ha già fatto “tanta strada” grazie ai riconoscimenti ricevuti in Italia e all’estero. Tra i progetti che ne portano la firma spiccano il quartiere Milanofiori, la nuova Galleria Sabauda di Torino, il Museo di Pitagora a Crotone, il Cluster Lehariya a Jaipur, l’Ospedale dei bambini di Parma e la Terrazza Triennale per l’Expo 2015.
Vi presentiamo OBR, “think tank” fondato da Paolo Brescia e Tommaso Principi e diventato oggi un gruppo di lavoro aperto a differenti contributi multidisciplinari, che collabora con diversi atenei come l’Accademia di Architettura di Mendrisio, l’Aalto University, l’Academy of Architecture of Mumbai e la Florida International University di Miami.

Il senso della "rete"

La rete, intesa come luogo di scambio di saperi ed esperienze, è all’origine di OBR – acronimo di Open Building Research – che nasce come collettivo nel 2000, quando Paolo Brescia e Tommaso Principi, uniti da una solida amicizia nata mentre lavoravano entrambi per Renzo Piano a Genova, decidono di costituire un network con altri amici, avviando così uno scambio di idee tra Genova, Londra e New York. Successivamente estendono il confronto alle realtà urbane in forte sviluppo che richiedono approcci progettuali profondamente innovativi, come Mumbai, Pechino, Accra, II Cairo e Istanbul.

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